Con il termine cortometraggio si suole indicare un film che per la legge italiana può avere durata superiore ai 75 minuti.

Alle volte denominato come “corto”, possiede una trama unica e lineare che occupa l’intera durata del film e può avere carattere documentario o narrativo

Nella maggior parte dei casi viene utilizzato come anticamera per la produzione di lungometraggi,

infatti, sono perlopiù giovani aspiranti registi e sceneggiatori che scelgono di cimentarsi nella creazione di questi lavori.

L’obiettivo è quello di riuscire ad unire il proprio talento con i bassi costi di produzione che il cortometraggio permette di sostenere.

Non bisogna, chiaramente, pensare che il corto sia un lungometraggio semplicemente più breve, anche la sua mera concezione e le tecniche di produzione sono profondamente differenti.

Il fatto che importanti registi del panorama cinematografico italiano ed internazionale scelgano di produrre un cortometraggio, anziché un lungometraggio, permette di comprendere come questa tipologia di produzione risponda a canoni espressivi totalmente differenti e come esso possa essere indirizzato ad un pubblico differente.

Ma cosa occorre per realizzare al meglio un cortometraggio? Vediamo insieme cinque punti che daranno modo anche a chi non è del settore di comprendere dei concetti in modo semplice.

L’idea

Ciò che sta alla base di ogni lavoro ben fatto è sicuramente un’idea valida di fondo che possa ben adattarsi a questa tipologia di formato cinematografico.

Non tutte le idee possono trasformarsi in una storia e non tutte le idee possono essere declinate in maniera corretta da un cortometraggio.

Il messaggio che si vuole trasmettere deve essere forte e diretto, ma al contempo anche di semplice fruizione.

Mettete sempre in discussione le vostre credenze e i vostri pensieri, parlatene con i vostri familiari a casa, con i vostri amici al bar e con i vostri superiori a lavoro, in maniera tale che da visioni contrastanti possa nascere un dialogo costruttivo.

La Sceneggiatura

La sceneggiatura è il cuore di un cortometraggio e, come quest’ultimo, il suo stile narrativo dovrà essere rapido ed incisivo, così da far emergere in maniera chiara tutti gli aspetti che andranno a colpire lo spettatore durante la visione del lavoro.

Essa dovrà essere preparata in maniera più che minuziosa, e dovrà contenere la descrizione degli elementi visivi, sonori, delle ambientazioni, delle azioni dei personaggi, dei dialoghi e di ogni singola inquadratura.

Inoltre, la stesura di una sceneggiatura deve oltremodo seguire un iter ben preciso composto da diverse fasi fondamentali:

  • soggetto o script (breve descrizione dell’idea, della storia e dei personaggi;
  • trattamento (breve descrizione degli ambienti, l’ordine delle scene, le azioni e i dialoghi principali);
  • scaletta (schema dell’intreccio narrativo)
  • sceneggiatura (descrizione dettagliata di tutte le scene, con dialoghi, inquadrature e descrizioni di luoghi e oggetti).

La scelta degli attori

Cortometraggio cosa serve2

Gli attori sono una componente fondamentale per un cortometraggio, e la motivazione è davvero molto semplice.

Data la natura “breve” dell’opera cinematografica con la quale vi state cimentando, i dialoghi non saranno estremamente lunghi piuttosto che diffusi.

È quindi il caso che le poche battute che la limitazione temporale vi metterà a disposizione verranno interpretate nel migliore dei modi.

Non affidatevi dunque a parenti o conoscenti, organizzate un casting facendovi aiutare nella scelta da qualche vostro collega più esperto all’interno di questo settore.

Le luci e il suono

Le luci e il suono sono fondamentali, soprattutto se stiamo parlando di un corto autoprodotto, e il più delle volte queste due componenti sono tenute in minima considerazione.

Non di rado si preferisce acquistare una videocamera più professionale trascurando l’acquisto o l’affitto di accessori che potrebbero invece fare la differenza.

Nulla dev’essere lasciata al caso e, come spesso capita, è proprio la cura per determinati dettagli che fa la differenza e che renderà il vostro lavoro veramente unico.

Il Montaggio

Il montaggio, o post-produzione è l’ultimo step della realizzazione di un cortometraggio.

È necessario dedicargli un arco di tempo più che adatto perché è proprio in questa fase che si decide la forma finale che avrà il vostro lavoro.

Si può dire, in sostanza, che il vero e proprio film lo fa il montatore, ed è lui che decide la diversa lunghezza delle scene, l’inserimento di una battuta e con quali tempi, la chiarezza di un’immagine, la determinazione e l’ordine delle scene.

Una volta montato il cortometraggio, fate trascorrere almeno 48 ore prima di riguardarlo e, soprattutto, riguardatelo in maniera critica e, qualora fosse necessario, rimontatelo più volte.