Siamo nel 2020. Il Roma Creative Contest è arrivato alla sua decima edizione, ma dove eravamo dieci anni fa? È importante tenere lo sguardo avanti e concentrarsi sulle nuove sfide, ma non si deve mai perdere il contatto con le proprie origini.

Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare un ciclo di articoli a quelle che sono state le passate edizioni del Roma Creative Contest e riscoprirle, puntata dopo puntata, attraverso un lungo flashback.

E così cominciamo il viaggio nel passato, riscoprendo la primissima edizione, la prima volta di Stanley, le prime selezioni, i primi vincitori.

Il contest e la sua struttura

Era il lontano 2011, i primi giorni di un’estate non troppo calda dal punto di vista della temperatura, ma sicuramente rovente per i primi partecipanti del Roma Creative Contest. Con le loro opere, erano intenzionati a mostrare a tutti il loro talento e scuotere la città.

Teatro vittoria Il setting è quello del Teatro Vittoria, a Testaccio, un palcoscenico che ha ospitato alcuni tra i più grandi attori italiani, in tempi ancora non sospetti come Aldo Fabrizi, Totò e Anna Magnani. Nato durante i primi anni del XX secolo, era un teatro dedicato al varietà il quale dopo qualche decennio si sarebbe chiamato “avanspettacolo”. Poi venne il fascismo e al termine della guerra, in fase di ricostruzione della città, l’edificio venne abbattuto. Nacque un condominio al suo posto, che però, al pian terreno, ospitava un cinema. Dal ’86 il cinema tornò a essere teatro: 560 poltrone di velluto rosso, un grande palcoscenico. Qui, nel 2011, si sono proiettati i cortometraggi selezionati per il Roma Creative Contest.

Il bando di concorso ha ricevuto un grandissimo riscontro già dalla prima edizione del Contest e si è chiuso il 30 aprile 2011. I corti che sono arrivati alla fase di Preselezione sono stati 21 su 350, scelti accuratamente dalla Direzione Artistica del Festival sulla base dei criteri tecnici ed artistici più in linea con la cifra stilistica del Festival.

Il concorso si è svolto nel corso di 4 giornate: il 22 e il 29 maggio, il 5 e il 12 giugno. L’affluenza è stata più che positiva e sono stati ben 2000 gli spettatori paganti durante le proiezioni. Questo dato è stato estremamente importante per il futuro del contest: se l’entusiasmo non fosse stato tanto già dalle prime battute, difficilmente si sarebbe potuti arrivare addirittura a una decima edizione!

Le quattro serate dell’evento sono state presentate dal talentuoso regista e attore romano Alessandro Bardani. Durante la prima edizione le sezioni in gara erano due: “Cacciatori di Immagini”, dedicata a tutti i generi, e “Piano Sequenza”, proposta come opportunità per ragionare sulla continuità/unità narrativa tipica di questa tecnica cinematografica.

Musica al Conte Staccio

Ogni appuntamento si è proposto come evento culturale multiforme, il cui focus è stata sia la condivisione dei cortometraggi in corso, sia le performance artistiche live, tra musica e audiovisivo, curate dall’équipe di NU Factory, i cui protagonisti sono stati: il Genio, Cat Claws e Cobram DeeJays.

Ma l’organizzazione del festival non si è conclusa in sala: nel foyer del teatro è stata allestita una sezione “Backstage”, dove è stato possibile ammirare le “foto di scena dai set”, rifocillandosi al buffet completo di calici di vino. Al termine della serata, inoltre, gli ospiti del festival hanno potuto accedere al locale “Conte Staccio”, a pochi minuti di distanza dal Teatro Vittoria, dove sono stati proiettati i video di backstage delle opere in concorso, creando anche una piacevole atmosfera di condivisione e confronto tra il pubblico e gli addetti ai lavori.

Buffet di benvenuto, proiezione e serata post-festival: questa era la struttura del Contest. Ma quali sono stati i corti ad aggiudicarsi i premi della giuria? E chi ha avuto l’arduo compito di selezionarli?

I Corti in Gara

I corti in gara della prima edizione del Roma Creative Contest sono stati 21, come dicevamo poche righe sopra:

Sezione Cacciatori di Immagini

  • 41 di Massimo Cappelli
  • Caffè Capo di Andrea Zaccariello
  • Hai in mano il tuo futuro di Enrico Maria Artale
  • Il Genio – The Fakestage di Gianni De Blasi
  • Il Palloncino di Riccardo Rabacchi
  • In my Prison di Alessandro Grande
  • Jody delle giostre di Adriano Sforzi
  • L’amore è un giogo di Andrea Rovetta
  • La Colpa di Francesco Prisco
  • La Currybonara di Ezio Maisto
  • Metachaos di Alessandro Bavari
  • Oggi gira Così di Sydney Sibilia
  • Reset di Nicolangelo Gelormini
  • Stand by Me di Giuseppe Marco Albano
  • Tutto calcolato di Alessio De Leonardis

Sezione: Piano-Sequenza

  • 48 di Giuliano Faggi, Roberto Ostuni e Giuseppe Tuccillo
  • I.A.K. di Filippo Bonora
  • Notturno di Bartolomeo Pampaloni
  • Orbs di Giorgia Esposito
  • Questione di Ruoli di Susanna Quarta
  • Ricyclance di Rosario Pucciarelli

Ma quale di questi 21 corti dai “contenuti altamente creativi” si è aggiudicato i premi del Roma Creative Contest?

I Premi

I premi della prima edizione, per quanto riguarda la sezione Cacciatori di Immagini, erano divisi in: Miglior Regia, Miglior Cortometraggio, Premio del Pubblico, i premi speciali “Miglior Fotografia”, “MedFilm” e “Orange D-vision”, con due menzioni speciali “Miglior regista emergente” e “Miglior Attore”.

Per quanto riguarda la sezione Piano Sequenza, i premi sono stati assegnati per: la Migliore Idea, Miglior Realizzazione, Premio del Pubblico e speciale Orange D-Vision.

I Vincitori

Tutti i corti in gara hanno riscosso un grande successo, ma solo alcuni sono riusciti ad aggiudicarsi i premi in palio:

Stand By Me

Il corto di Giuseppe Marco Albano, che narra di un geniale imprenditore funebre di Matera, il Cav. Pacucci (Antonio Andrisani) che rivoluziona il mestiere delle onoranze. Quindici intensi minuti girati nella città di Matera che non solo fa da sfondo, ma è parte integrante della storia. Si aggiudica il premio “Premio alla miglior Regia” e il premio speciale “MedFilm”. Oltre al titolo, il premio è consistito nel noleggio per una settimana di tutta l’attrezzatura necessaria per girare un cortometraggio presso D-Vision e Luxor di Roma e l’accesso diretto al concorso Methexis 2011, sezione del MedFilm Festival dedicata ai cortometraggi.

Puoi vedere qui il trailer del corto.

Hai in mano il tuo futuro

Questo corto, sapientemente girato da Enrico Maria Artale, racconta di una società del futuro in cui il controllo passa attraverso un sistematico monitoraggio delle urine. Un giovane si sforza, chiuso in un gabinetto, aspettando lo stimolo giusto. Nonostante la concentrazione non c’è verso di portare a termine il compito e la situazione si complica. Ha vinto il premio come Miglior Cortometraggio, prendendo anche 1000€ offerti dall’associazione culturale Image Hunters.

Puoi vedere qui il corto completo.

Oggi gira così

Dall’estro di Sidney Sibilla, nasca questo corto nel quale Gianni, professore di latino e greco con un forte esaurimento nervoso, conosce Mirko e Danilo, due ragazzi che si sono inventati un mestiere decisamente particolare. I tre si incontrano a Latina, nell’appartamento di Lucia, un’adolescente annoiata dalla vita. Questo cortometraggio della durata di 17 minuti ha vinto il premio del Pubblico, conquistando l’occasione di essere proiettato al Teatro Vittoria durante la stagione 2011 -2012. Oltre a questo premio, il corto si è aggiudicato anche una menzione come “Miglior Attore”.

Qui il cortometraggio completo.

Il premio speciale “Shot” alla migliore fotografia è stato assegnato al corto “In My Prision” di Francesco di Pierro. Il premio speciale “Orange D-Vision” è stato invece vinto da “Tutto Calcolato” di Alessio de Leonardis. Una menzione speciale è stata fatta per “il Palloncino” di Riccardo Rabacchi come “Miglior Regista Emergente”.

Per quanto riguarda la sezione Piano Sequenza, i vincitori sono stati:

  • C.I.A.K. Premio alla migliore Idea di Filippo Bonara
  • Ricyclance premio alla migliore Realizzazioni di Rosario Pucciarelli
  • Questione di Ruoli premio del Pubblico di Susanna Quaranta
  • Orbs premio speciale “Orange D-Vision” di Giorgia Esposito

La giuria

Il compito di valutare questi piccoli capolavori di grandi menti è stato delegato a una giuria di tutto rispetto, composta da grandi nomi ed esperti del settore:

Giuria Roma Creative Contest

  • Pupi Avati – Presidente di Giuria
  • Claudio Noce (regista – Good Morning Aman)
  • Paola Randi (regista – Into Paradiso)
  • Laura Buffoni (distribuzione e sviluppo progetti Fandango)
  • Dario Laruffa (giornalista Tg2)
  • Francesco Fettuccia (critico cinematografico RAI)
  • Viviana Toniolo (direzione artistica Teatro Vittoria)
  • Andrea Belletti (tecnico digitale D-Vision)
  • Marco De Marco (direttore della fotografia 4U Video)